La tendinopatia calcifica è una condizione che può insorgere quando il calcio si accumula all’interno dei tendini della cuffia dei rotatori, come ascessi calcifici, con il rischio di dolore e limitazioni nella mobilità – funzionalità della spalla. Il trattamento definitivo non è chirurgico ma si può guarire con il lavaggio ecoguidato percutaneo delle calcificazioni.
Per comprendere meglio questa patologia, ne parliamo con il dottor Marco Gialdini ortopedico specialista nel dolore di spalla di Spallaonline.
Tendinopatia calcifica di spalla, cos’è e quali sintomi?
La tendinopatia calcifica che colpisce la cuffia dei rotatori è una patologia di spalla più frequente nelle persone che eseguono lavori impiegatizi, con posizioni statiche delle spalle per lunghi periodi, che non praticano sport con gli arti superiori, e sono spesso donne tra i 30 e i 50 anni e con una certa frequenza affette da patologie tiroidee.
Nelle prime fasi, questa condizione può essere asintomatica, cioè del tutto silente e senza sintomi, ma con l’evoluzione della malattia, i sintomi dolorosi diventano evidenti così come la limitazione dei movimenti della spalla. La progressione della tendinopatia calcifica avviene attraverso tre fasi:
- Fase pre-calcifica: il tendine si ispessisce, riceve meno afflusso di sangue, i sali di calcio iniziano lentamente a depositarsi sul tendine. In questa fase, i sintomi possono non essere presenti.
- Fase calcifica: i sali di calcio che si accumulano sul tendine, formano degli accumuli da pochi millimetri a 1-2 cm, sono duri, calcarei causando dolore in attività manuali o sportive e limitazione in alcuni movimenti della spalla.
- Fase di riassorbimento – svuotamento: la calcificazione va incontro più o meno lentamente a un processo di maturazione / colliquazione, diviene molle e ripiena di materiale calcifico semi liquido. Si accompagna a un aumento di dolore ingravescente che arriva a bloccare la spalla. In questa fase o si ricorre al lavaggio ecoguidato per percutaneo o l’ascesso calcifico “scoppia”, si svuota nello spazio bursale o migrando sotto osso omerale, con una fase dolorosa ancora più acuta che spesso porta il paziente al pronto soccorso.
- Fase post calcifica: sia in caso di lavaggio sia in caso di riassorbimento – svuotamento spontaneo, il tendine lentamente guarisce senza rischi di rotture e con progressiva ripresa delle comuni attività
Cos’è il lavaggio ecoguidato percutaneo della calcificazione?
Il trattamento della tendinopatia calcifica varia a seconda della fase della malattia. Inizialmente, possono essere utilizzate terapie mediche, come farmaci antinfiammatori, bassi dosi di cortisone o integratori specifici per aumentare vascolarizzazione del tendine e terapie fisiche come le onde d’urto focali eco localizzate, per accelerare il processo di maturazione e di riassorbimento delle calcificazioni. Quando la calcificazione arriva alla fase della colliquazione -maturazione, è identificabile solo con ecografia eseguita da uno specialista di spalla in grado di individuare i segni ecografici che rendono eseguibile il lavaggio ecoguidato percutaneo .Il lavaggio della calcificazione avviene attraverso guida ecografica, cioè lo specialista di spalla usa l’ecografo per individuare i depositi di calcio, e “lavare” il materiale calcifico semi liquido grazie a una soluzione fisiologica iniettata mediante un ago inserito nella spalla, e aspirare il materiale calcifico attraverso il secondo ago. Nei rari casi in cui questa procedura non fosse sufficiente, l’ortopedico può decidere di effettuare la rimozione definitiva delle calcificazioni in artroscopia, con un intervento chirurgico comunque mininvasivo ma con tempi di recupero più lunghi
