Quando la spalla si disloca dalla sua posizione naturale, spesso causata da un trauma che può essere a bassa energia (movimento incontrollato) o ad alta energia (caduta a terra), si avverte un dolore acuto e/o un suono distintivo, è probabile che si tratti di una lussazione della spalla. In questi casi, è importante sapere cosa fare.
Ne parliamo con il dottor Paolo Righi, ortopedico specialista nel dolore di spalla e co-fondatore di Spallaonline.
Quali sono le cause della lussazione e instabilità della spalla?
La lussazione della spalla si verifica quando l’articolazione perde i normali rapporti articolari tra la testa dell’omero e la glena scapolare e spesso porta ad un’instabilità cronica articolare. Pertanto l’instabilità della spalla è spesso la causa di episodi successivi di lussazione, nota come lussazione recidivante, che possono verificarsi dopo il primo evento, soprattutto in età giovanile.
Le cause dell’instabilità possono essere congenite, dovute alla lassità dei legamenti sin dalla nascita, o possono essere scatenate da traumi come scontri e cadute durante l’attività sportiva. Nella prima situazione, l’instabilità è spesso multidirezionale, coinvolgendo diversi piani di movimento della spalla. Nel secondo caso, invece, è più comune la forma monodirezionale e anteriore
Le persone con instabilità congenita possono convivere con questa condizione nella vita quotidiana, anche se per alcune attività ad alta richiesta funzionale, come lo sport o il lavoro, può rappresentare una limitazione. D’altro canto, chi sviluppa instabilità post-traumatica può subire episodi di lussazione o sublussazione anche durante movimenti banali della vita quotidiana. In entrambi i casi, è comune che si sviluppi un senso di timore durante i movimenti che provocano dolore.
Lussazione di spalla: cosa può o non può fare l’ortopedico?
La lussazione della spalla è più comune nelle persone con preesistente instabilità della spalla. Quando si verifica una lussazione, è essenziale evitare manovre di riposizionamento della spalla da parte di persone non esperte, poiché ciò potrebbe causare lesioni gravi come fratture dell’omero o della glena. Di conseguenza, in caso di lussazione, è fondamentale rivolgersi al pronto soccorso per una radiografia al fine di prevenire ulteriori danni e per una riduzione in sedazione .
In caso di episodi successivi di lussazione, è consigliabile consultare uno specialista per valutare eventuali danni e pianificare la terapia più adatta a ridurre l’instabilità e prevenire ulteriori lussazioni. La visita specialistica consente di definire il percorso terapeutico ottimale per il paziente e prescrivere esami quali RMN alto campo e tac necessari per definire danno alle strutture capsule-legamentose e al cercine e alla glena e testa omerale (fratture glena e frattura di hill sachs omerale), raramente potrebbe essere necessaria un’Artro-RMN, una risonanza magnetica che utilizza un mezzo di contrasto naturale (versamento post lussazione) o introdotto dal radiologo per definire ulteriormente le lesioni articolari .
Quando è necessario l’intervento per la lussazione?
La scelta del trattamento dipende dai risultati diagnostici e dalle esigenze del paziente in termini di sintomi e funzionalità della spalla. Nei casi di lussazione, il trattamento può essere conservativo, con fisioterapia e rinforzo muscolare, se vi è un basso rischio di recidiva e limitazione funzionale post-lussazione. In alternativa, per pazienti con elevate esigenze funzionali o con lussazioni ricorrenti che compromettono significativamente la qualità della vita quotidiana, può essere necessario l’intervento chirurgico, in artroscopia o a cielo aperto, a seconda di diversi fattori tra cui l’entità del danno, le richieste funzionali, lo sport praticato.